Rabbini

25 Kislev 5785

Shemaryà da Negriponto

Rabbì Shemaryà da Negriponto, agì soprattutto a Creta, nel quattordicesimo secolo, ma era nato a Roma; suo padre fu nominato Rabbino di Creta, e lì si recò. Si distinse nello studio della Torà e della filosofia. Dal 1305 per venticinque anni si occupò della redazione di un ampio commento filosofico alla Bibbia, appoggiato e sostenuto dal re Roberto di Napoli, estimatore dei testi ebraici. Di questo commento permane solo la parte relativa al Cantico dei Cantici.

Compose anche altri testi filosofici ed un commento alla Haggadà, ma la maggior parte dei suoi scritti si è persa. Nel 1352 si recò in Spagna, dove intendeva mediare fra Rabbaniti e Caraiti. Per questo motivo fu perseguitato ed anche imprigionato.

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