Rabbini

20 Heshvan 5785

Scintille

Messaggi

Il Santo Benedetto Egli Sia, invia continuamente ogni giorno, ad ogni uomo, dei messaggi affinché questo si avvicini a Lui. Questi messaggi vengono inviati ovunque egli si trovi, con pensieri, parole ed azioni.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Onore

Il vero onore per un ebreo è quando egli è tale secondo la volontà di Dio in maniera manifesta senza vergognarsi di nulla e di nessuno.

(Rabbì Nachman di Bresalw in Perle di Saggezza)

Un tempo per lo studio della Torà

Fissati un tempo per lo studio della Torà prima di andare a lavorare, ed anche li dove lavori preparati alcuni libri di studio, così che nei momenti liberi e di pausa potrai occuparti di Torà.

 (Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

 A riguardo sappi che i Maestri ci hanno insegnato che nel momento in cui ti presenterai d’innanzi al Santo Benedetto Egli Sia, non ti verrà chiesto quanta Torà hai studiato, bensì ti verrà domandato se hai fissato un tempo, anche minimo, nell’arco della giornata allo studio della Torà.

Il tempo

Sappi che il termine “tempo” esiste solo in relazione alle azioni. Tutti i giorni della nostra vita, i mesi, gli anni, passano e volano via come un batter d’occhio. Quindi l’essenza e l’esistenza del “tempo” esistono solo in relazione all’adempimento delle mitzvot e delle nostre azioni.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Presenza di Dio

Non vi è nessuno spazio che sia privo della presenza di Dio, perché è scritto: (Isaia 6, 3) “Tutta la terra è piena della Sua gloria”. Come ci insegnano i nostri Padri: “Dio ricolma tutto l’universo e circonda tutto l’universo”. Nessuno dunque, chiunque esso sia e qualunque cosa faccia, può affermare di essere privo della presenza di Dio. Perché, come ci insegnano i nostri Maestri, si può trovare una scintilla del divino in tutto ed in ogni cosa. Questo perché senza la presenza di Dio nulla può esistere.

(Rabbì Nachman di Breslaw, in Likutè Moharàn 33, 2)

Sogni

Un sogno è per un sessantesimo una profezia. Infatti, una persona che dorme a Babilonia potrebbe fare un sogno che avviene in Spagna. Quando Rabbì Shmuel faceva un brutto sogno, si svegliava e diceva: ” I sogni sono falsi “. Quando sognava qualcosa di bello, si svegliava e diceva: ” Chissà se i sogni sono veri? “.

(Talmud Babilonese, Trattato Berachoth 55a e 57b, e Niddah 30b)

Gli angeli

Come e quando furono creati gli angeli? Con il respiro che accompagnava la risonanza di Dio al momento della creazione. Come è scritto:”Dalla voce dell’Eterno furono fatti i cieli, e dal soffio della sua bocca tutte le forze celesti”. Così, ogni volta che Dio diceva: “Sia fatto”, oppure: “La terra produca esseri viventi”, il soffio che portava il suono o la risonanza di quelle parole creava degli angeli.

(Rabbì Elazar da Worms in Sefer Sodè de Razyàh, Hilcot Malachim par. 1)

Pensa positivo

Quando ti svegli da un brutto sogno, pensa positivo, trova una metafora positiva per il sogno e interpretalo nel modo migliore, perché i sogni seguono la loro interpretazione. (Rabbì Yochanan in Midrash Bereshìth Rabbà 89, 8 e in Midrash Eichàh Rabbàh 1, 18)

Discordia

Tutto il mondo è pieno di discordia, tra le nazioni, tra le città, tra vicini di casa, fra marito e moglie figli e servitori. Non vi è nessuno di questi però che pone attenzione al fatto che ogni giorno c’è qualcuno che muore. C’è da domandarsi dove si trovi il tempo da impiegare per il litigio.

(Rabbì Nachman di Bresalw in Perle di Saggezza)

Guidare consapevolmente

La capacità di comandare non ha tanto a che fare con il successo accademico, quanto piuttosto con il modo in cui si è capaci di guidare consapevolmente la propria vita. Rabbì Yosè diceva: “quando un pastore applica consciamente le proprie capacità nel guidare le proprie pecore, diventa piu’ vicino a ricevere la nomina divina a guida spirituale”.

(Sefèr ha-Zohar, vol. 2 f.20)

Stelle

Le stelle in cielo visibili all’occhio non sono altro che i frutti dei semi che il Creatore gettò inizialmente all’epoca della creazione. Esse sono frutti nati da stelle che non si possono vedere, stelle che sono state seminate nel campo delle stelle nel Regno superiore. (Rabbì Itzhak Sagge-Na’òr sul Sefèr Yeziràh cap. 4)

Pensieri

L’organo più importante del corpo è il cervello, perché da questo scaturiscono tutti i pensieri dell’uomo. Abbiamo quindi l’obbligo di custodire e proteggere tutti i nostri pensieri facendo molta attenzione a non avere pensieri e fantasie negative che possono inquinare e contaminare la nostra mente.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Onorare la propria moglie

Onora tua moglie e diventerai ricco. Poiché la benedizione risiedere su di un uomo e sulla sua casa per merito dell’onore che questo da a sua moglie.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Impatto

Il compiacimento è terreno fertile per l’ansia. Per essere sana una persona deve influenzare in qualche modo il proprio ambiente, innanzitutto coloro che gli sono intorno, facendo entrare più luce.

(Il Rebbe Menachem Mendel Schneerson)

Le anime

Sappi le anime sono un tutt’uno. Solamente i corpi ci separano. Quindi chi mette al primo posto il corpo non potrà mai sperimentare il vero amore e la vera amicizia.

 (Il Rebbe Menachem Mendel Schneerson)

Il tempo

Colui che è saggio sa che tutto il tempo di questo mondo non è nulla. Colui che è intelligente vede e comprende il grande spreco e la perdita di tempo che è dedicato a cose inutili. Se porrai attenzione a queste cose ti salverai da tante preoccupazioni di questo mondo.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Litigio e odio gratuito

Il litigio e l’odio gratuito sono le cose più terribili che ci possano essere. Bisogna fare attenzione, ed essere Saggi, sfuggendo ed evitando discussioni inutili. Colui che porrà attenzione a non dar adito a queste discussioni vivrà integro in questo mondo ed il suo animo sarà tranquillo ed in pace con tutti.

(Rabbì Nachman di Breslaw in Perle di Saggezza)

Disperazione

La disperazione è una ben misera scusa per fuggire dalla propria missione. E conoscere la propria missione è il modo migliore per sfuggire alla disperazione.

(Il Rebbe Menachem Mendel Schneerson)