Rabbini

21 Heshvan 5785

Scintille

Ciò che non era è

Tu sei stato creato da Colui che ha reso possibile ogni cosa, partendo addirittura dal nulla, perché: “il Creatore ha formato la sostanza dal caos, e ha fatto di ciò che non era ciò che è”.

(Sefèr Yetzirà 2, 6)

La terra

Non dimenticare di baciare la terra per l’ispirazione che essa ti porta dall’esterno e dall’interno. Tutte le verità infatti emanano dalla terra.

(Sefèr ha-Zohar, vol. 3 f.168; Salmi 85, 12)

Legare cielo e terra

Quando indossi i tuoi calzari, abbassa il piede per infilarlo nel calzare, e immagina che il cielo si unisca alla terra. Poi afferra i lacci e tirali verso l’alto per annodarli e immagina che la terra incontri il cielo e si leghi ad esso.

(Rabbì Moshè Cordovero in Zivchè Shelamim)

Ricchi di sapienza divina e di anima

Tutte le piante, i minerali e gli animali, compresi le stelle, la luna, il sole e i pianeti, sono esseri viventi e consapevoli, ricchi di sapienza divina e di anima. (Salmi 8, 7-8; 145, 10; 148, 3-4 e 7-11; Isaia 55, 12; Giobbe 12, 7-8; Midrash Hechalot Rabbaty 24, 3) Rabbì Meyir era solito chiamare il sole: “mio fratello”.

(Midrash Bereshìt Rabbà 92, 6)

Fra i due regni

In tutti gli organi del corpo vi sono ondate del regno spirituale (acqua) e del regno fisico (fuoco). I due si muovono continuamente verso l’alto e verso il basso, l’acqua verso il basso e il fuoco verso l’alto. Lo spirito dimora fra i due regni, ed il suo recipiente è la terra. Perché essa, la terra, è la Shekinà, la rappresentazione femminile della Presenza Divina.

(Sefèr ha- Zohar vol. 4, f. 227-228)

Tutti gli esseri

Tutti gli esseri, tutti quanti, sono legati l’uno all’altro e si sostengono a vicenda, ed è impossibile che qualcuno di questi possa esistere senza gli altri. Allo stesso modo, esistono medicine meravigliose in tutte e quattro le Merkavah – (veicoli di manifestazione divina): gli esseri immobili, gli esseri germoglianti, gli esseri vitali e quelli parlanti.

(Rabbì Yeshaia ben Avraham in Shlah al Massechèt Yomà, Perek derech Chayìm ve-Tochachat Mussar, n.29)

Tutti gli attributi

Il Creatore prima di creare l’uomo si rivolse a tutto il creato, perché nel creare l’uomo, l’Eterno ha inserito tutti gli attributi di tutti gli animali, di tutte le piante e di tutti i minerali e così via. In ciascuno di noi, dunque, sono presenti e racchiuse le energie di tutte le creature della terra.

(Rabbì Moshè Cordovero in Shiur Komà Torà Cap. 4)

Ogni opposto serve

Se il mondo intero fosse popolato di stolti, noi non riconosceremmo la stoltezza. Se il mondo intero fosse popolato di persone sagge, noi non riconosceremmo la saggezza. Ogni opposto serve a definire l’altro, come è scritto (Ecclesiaste 7, 14):”Dio ha fatto tanto l’uno quanto l’altro”.

(Midrash Temura ha-Shalem cap.3 )

Questo pianeta

Tu non sei un estraneo per questo pianeta. Tu sei suo figlio. Tu gli appartieni. Cammina sull’erba. Va tutto bene. Siediti nel fango, non ti farà male. Accetta il freddo, il caldo, la pioggia e il vento. Ricorda che tu sei stato creato dallo spirito dei quattro venti della terra presa dai quattro angoli del pianeta.

(Sefèr ha-Zohar vol. 1 f. 130 e vol. 2 ff. 13 e 23)

L’essenza di Dio

L’essenza di Dio permea ogni regno, ogni strato del regno degli spiriti, dentro gli angeli e fra essi, dentro le sfere celesti e fra di esse. Essa penetra tutti gli elementi dell’universo fisico e arriva dentro la terra stessa oltre che fra la terra e i suoi figli, fino al vuoto ultimo dell’abisso.

(Rabbì Moshè Cordovero in Pardes Rimonim 6, 8)

Sapienza e energia

Rabbì Shimon Bar Yochai diceva: “Vieni a vedere, non c’è un solo filo d’erba nato dalla terra che non tragga dai cieli un’enorme sapienza e un’enorme energia”.

(Sefèr ha-Zohar, vol. 2 f. 80)

Conoscenze personali

Agli occhi di Dio, la conoscenza personale è più preziosa della rivelazione divina. Infatti, se si fa affidamento esclusivamente sulle scritture e sugli insegnamenti delle religioni e dei maestri ma non si hanno conoscenze personali proprie tutto è vano.

(Rabbì Akivà in Othiòt de Rabbì Akivà Ot Bet)

I quattro venti

E’ impossibile che la terra possa esistere senza i quattro venti. Rabbì Abbayè diceva: “sarebbe impossibile che l’universo esistesse se non vi fosse per lo meno la fragranza della rosa”.

(Sefèr ha-Zohar, vol. 2, f. 5 e f. 20)

Il peso dei problemi

Non caricarti sulle spalle il peso dei problemi del mondo. Ma nemmeno prova ad ignorarli. Diceva Rabbì Tarfon:”Non spetta a te completare l’opera, ma non sei nemmeno esente dal provarci”.

(Talmud Babilonese Avòt 2, 21)

Quando esegui un atto sacro

Rabbì Yehudà ben Temà diceva: “Quando esegui un atto sacro, al servizio del Creatore, sii audace come una pantera, leggero come un’aquila, veloce nella corsa come un cervo e possente come un leone”.

(Talmud Babilonese Avòt 5, 23)

Come ti relazioni con le altre creature

 Quanto tu sia retto non è determinato da quanto tu pensi di essere santo in virtù della tua osservanza religiosa, ma da come vivi con gli altri, da come ti relazioni con le altre creature e da quanto profondamente tu ti sforzi di comprenderle. Come insegnava re Salomone:”Il giusto ha cura del suo bestiame”.

(Proverbi 12, 10)

Ogni persona ha un doppio

Ogni persona sulla terra ha un doppio, un’essenza spirituale che, a differenza degli spiriti e degli angeli, non ha una sua esistenza permanente, ma esiste temporaneamente solo in virtù del corpo terreno di cui essa è rivestita nel regno fisico. E quando una persona dorme, la sua essenza spirituale si distacca da questo abito terreno e si reca nel regno celeste dove è consumata dal Fuoco divoratore [il Santo Benedetto Egli Sia (Deuteronomio 4, 24)], che poi la fa risorgere e la restituisce al suo abito terreno, il corpo. Questo è l’intento dietro le parole del profeta Geremia (Lamentazioni 3, 23): “Esse son rinnovate ogni mattina, grande è la sua fedeltà”; vale a dire che l’uomo è creato di nuovo ogni giorno, e non è cosa da poco.

(Sefèr ha- Zohar vol. 1 f. 19)

Rivalità e competizione

Perché c’è così tanta rivalità e competizione fra parenti ed amici? Perché è possibile che essi condividano la medesima radice dell’anima, dalla quale ciascuno di essi ha reincarnato un particolare attributo irrealizzato allo scopo di metterlo in atto in questa vita. Se solo sapessero che le loro discussioni non sono che il risultato della competizione fra le anime per essere nutrite dalla stessa radice dell’anima comune, si amerebbero a vicenda e non esisterebbe più alcun conflitto.

(Rabbì Chayim Vital in Shaar ha-Ghilgulim introduzione 20 par. 6)

L’umorismo

L’umorismo non è un gioco. In realtà è una componente importante per raggiungere la vera sapienza. Non esiste in verità sapienza lucida e profonda quanto la sapienza che è stata raggiunta con lo scherzo, perché l’umorismo apre il cuore e la mente così che la sapienza può essere assorbita in modo più pieno. Perciò i Maestri usano sempre iniziare i loro insegnamenti scherzando.

(Sefèr ha-Zohar vol. 3 f. 47)

Dio ama

Dio ti ama. Ma ricorda sempre che Dio ama anche ogni altra creatura e ha cara ogni roccia, ogni pianta e ogni animale. I Maestri insegnano che quando piove, non piove solamente per il bene dell’uomo, ma che Dio fa scendere la pioggia anche per il bene esclusivo di un singolo filo d’erba che si trova nei più remoti recessi della terra, lontano da ogni insediamento umano.

(Talmud Gerusalemme Taanit 3, 2 e 3 – Giobbe 37, 13)