Come si manifesta Dio nel mondo
Un giorno il nostro Maestro ci ha detto: n tre modi il Santo Benedetto Egli Sia si manifesta nel mondo: per mezzo della Torà, della natura e della storia.
(Rav David E. Sciunnach)
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Un giorno il nostro Maestro ci ha detto: n tre modi il Santo Benedetto Egli Sia si manifesta nel mondo: per mezzo della Torà, della natura e della storia.
(Rav David E. Sciunnach)
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Tu sei una creazione in corso, un fiore che sboccia, un seme che germoglia. Tu sei un paradosso vivente del nulla e del qualcosa, del “con” e del “senza”. Questa consapevolezza è conosciuta come il sacro cammino: “Cammina davanti a Me e sii Tamim -integro”.
(Bereshit 17, 1)
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Tutte le anime dell’universo sono il frutto della Sacra Sorgente. Esse sono tutte una cosa sola, legate assieme in un mistero condiviso, nessun’anima distinguibile dalle altre, e nessuna maschile o femminile: sono tutte una cosa sola. Solo quando sono inviate nel nostro universo si differenziano da questa unione dell’essere e assumono attributi maschili e femminili. Allora esse diventano maschi e femmine, riunite in un’unica anima.
(Sefer ha-Zohar vol. 1, f.85b)
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Se ti senti triste, guarda attorno a te, osserva gli esseri con i quali condividi questo pianeta. Nota la loro bellezza, i loro colori, i loro profumi. Questo è il loro modo di manifestare la loro gioia di esistere. Perché “tutti gli alberi si rallegrano in armonia con Dio. E tutte le piante danzano nella gioia di Dio”.
(Midrash ha-Hekhalot Rabbati 24, 3)
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Se vuoi prendere parte alla sinfonia cosmica, puoi iniziare recitando una preghiera quando ti svegli al mattino, come insegnavano gli antichi Maestri:”Nella terza parte della notte, le stelle e le costellazioni erompono in un canto. Quando canti la tua preghiera al mattino, continui nella giornata il loro canto”.
(Sefèr ha-Zohar vol. 1 f 231)
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Tu non sei qui per tuo volere. Tuttavia, sarebbe una buona idea se tu prendessi un impegno consapevole nei confronti del tuo essere qui, del tuo essere vivo. E più il tuo impegno nei confronti del tuo essere qui sarà consapevole, più profondamente la tua anima si manifesterà nel tuo essere. Minore sarà l’impegno nei confronti della vita, meno l’anima si manifesterà nel corpo, e più il corpo sarà vulnerabile nei confronti della morte, rispetto alla quale la malattia è considerata un avvicinarsi.
(Likutè Moharan 268)
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Il nostro spirito è fatto di acqua e di fuoco. L’aspetto d’acqua del nostro spirito si insedia nella coscienza e attira il flusso divino dall’alto, perché l’acqua scende dall’alto verso il basso. L’aspetto di fuoco del nostro spirito si insedia nel cuore e attira il flusso divino dal basso verso l’alto, perché il fuoco è alimentato dal basso e attirato dall’alto. Il respiro/spirito stesso si insedia nelle due ali del polmone.
(Sefèr ha-Zohar vol.4 f.227 b)
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Per servire Dio si deve poter godere della natura, per potersi sedere e meditare davanti a campi pieni di fiori, a montagne maestose, a fiumi impetuosi e così via. Tutte queste cose infatti sono essenziali per lo sviluppo spirituale anche della più santa delle persone.
(Rabbì Avraham ben ha-Rambam in Ha-Maspik l’Avodat Hashem pag 165)
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Esistono molti livelli di evoluzione spirituale per i giusti di questo mondo. Il più elevato di tutti è l’amore. E lì dimora Dio, che è sempre ammantato d’amore. E Dio non separa mai se stesso dall’amore. Come è scritto:”Un fiume usciva da Eden…” (Bereshit 2, 10). In verità, esso esce continuamente, e si unisce con l’universo nell’amore.
(Sefèr ha-Zohar, vol 5 f 267b)
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Se Dio dovesse mai colmare l’universo, l’universo non potrebbe esistere. E se Dio non dovesse colmare l’universo, l’universo non potrebbe esistere. E’ pertanto attraverso un’autolimitazione perfettamente equilibrata che l’Eterno rende possibile l’esistenza.
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Il vento non dovrebbe fermarti. Esso dovrebbe ravvivarti ancora di più, perché “tutti i quattro venti si uniscono insieme a formare lo spirito singolare che anima tutto il creato”. (Sefèr ha-Zohar vol. 1 f. 235 e 239 su Ezechiele 37, 9)
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Mentre cammini sulla terra, sii consapevole che stai venendo formato, e che la tua formazione viene creata, e che la tua creazione viene emanata. Alla radice, dunque, tu sei semplicemente un pensiero. Tu non sei così sofisticato come credi, e nemmeno così complicato come ti ha fatto credere il tuo terapista. Tu sei un pensiero. Una finzione dell’immaginazione di Dio.
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Il desiderio fisico è una componente importante dell’evoluzione spirituale. Anzi, ne è un presupposto. “Senza i desideri dei sensi fisici, abbiamo altrettante possibilità di illuminazione spirituale quante ne abbia un mulo di rimanere gravido”.
(Rabbì Itzhak di Acco, in Reshit Chochmà, Shaar ha – haavà fine cap. 4)
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Combattere il male e’ un’attività molto nobile quando la si deve svolgere, ma non e’ la nostra missione nella vita. Il nostro compito e’ quello di far entrare più luce.
(Il Rebbe Menachem Mendel Schneerson )
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Tutto il creato è impregnato di consapevolezza. Perciò, anche un albero o una roccia che abbia provocato un danno a un’altra creatura dovrà rispondere della sua azione. (Midrash Tanchumà d’bei Eliyahu Rabbà cap 24)
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Ben Zomà soleva dire: “se commetti un errore la prima volta, non preoccupartene. Semmai, preoccupati se lo ripeti una seconda volta. Se fai qualcosa bene la prima volta, non vantartene. Semmai, sii orgoglioso di te stesso se ci riuscirai una seconda volta”.
(Talmud Babilonese Avòt de Rabbì Nathan, Nuschà b, 33, 3)
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Quando la tua mente è confusa, o quando ti senti bloccato nel tuo processo di crescita, fà qualcosa che ti dia gioia, perché la gioia libera la mente, come sta scritto: “Voi dunque partirete con gioia” (Isaia 55, 12) perché la gioia ti rende libero e ti permette di superare qualunque blocco. E se non riesci a trovare il modo di rallegrare il tuo cuore, pensa a qualcosa di positivo su di te, e questo ti porterà gioia.
(Rabbì Nachman di Breslaw Likutè Moharan Tanina 10)
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Purifica il tempo. Ogni giorno trova un atto di bontà e di bellezza che sia proprietà esclusiva di quella giornata.
(Il Rebbe Menachem Mendel Schneerson)
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Finchè i petali della rosa sono chiusi, essa non emana alcun profumo e non si eleva oltre le spine. Ma quando essa apre i suoi petali, emana un profumo e si eleva oltre le spine. Allo stesso modo, finché il nostro cuore è chiuso e noi non siamo aperti a cambiare la nostra vita, la nostra vita è priva di splendore e noi cadiamo nell’oblio. Ma quando apriamo il nostro cuore e ci apriamo per cambiare la nostra vita, brilliamo e ci eleviamo oltre il mediocre e trascendiamo il dolore.
(Sefèr ha Zohar vol. 4, f. 232)
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Ciascuna sapienza in questo mondo ha un suo canto particolare, una sua melodia. E quando tu canti quella melodia specifica, essa genererà la sapienza particolare a cui essa è legata.
(Rabbì Nachman di Breslav in Likute Moharan cap. 60 n. 4)
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