Achimà‘atz ben Palti’èl
Rabbì Achimà‘atz ben Palti’èl da Oria, nacque nel 1017 a Capua.
Era discendente di una nota famiglia di sapienti e di Paytanìm (autori di composizioni poetiche sinagogali) che aveva la tradizione di discendere da quelle famiglie che Tito aveva portato in esilio da Gerusalemme.
Suo padre, Rabbì Palti’èl ben Shemu’èl, era un alto intendente del governatore di Capua.
Rabbì Achimà‘atz scrisse molte poesie di carattere religioso e profano, tra le quali meritano particolare menzione tre “Selichòt” ed una “elegia” in morte del suo parente Paltièl, avvenuta in Egitto nel 1016 e sepolto a Gerusalemme.
Nel 1034 Rabbì Achimà‘atz decise di scrivere il suo albero genealogico con le indicazioni di tutti i vari spostamenti della famiglia ed i vari destini, sulla base di documenti che aveva trovato a Oria, in Puglia. Ne derivò il suo “Meghillàt Yuchassìn”, o “Meghillàt Achimà‘atz”, scritto in prosa poetica sullo stile della poesia sinagogale, uno dei più importanti testi della letteratura ebraica medievale.
L’opera ebbe al suo tempo vasta diffusione, fino alle Comunità tedesche, e presenta uno spaccato della realtà ebraica dei suoi tempi di cui fanno parte storia, caricatura psicologica, tradizioni popolari, leggende sugli antichi Maestri dell’Ebraismo italiano.
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